A nord: l’Iglesiente
La strada panoramica che collega Portoscuso a Gonnesa conduce alla spiaggia di Porto Paglia, con la splendida tonnara restaurata e le lunghe lingue di sabbia di Plage Mesu, Punta Is Arenas e Funtanamare. Poco più avanti si incontrano il villaggio minerario di Nebida e Masua con le sue belle spiagge, la miniera di Porto Flavia e l’imponente Pan di Zucchero. La strada si allontana un po’ dalla costa per addentrarsi in una sconfinata valle ricoperta di fitta macchia mediterranea. Un susseguirsi di morbide curve porta all’abitato di Bugerru sovrastato dalla Galleria Henry, e alle meravigliose dune di Cala Domestica. Da Portixeddu, meta favorita dai surfisti assieme a Bugerru e Masua, parte un altro tratto di costa spettacolare e selvaggio: la Costa Verde, con le spiagge di Scivu, Piscinas e il paese minerario fantasma di Ingurtosu.
Anche l’entroterra racconta il particolare passato di quest’area. Prendendo una strada sterrata, da Gonnesa si possono raggiungere il pozzo di Santa Barbara e il villaggio Asproni, abbandonato dalla prima metà del ‘900. Oltre al centro storico ricco di chiese, a Iglesias si possono visitare le miniere di Monteponi e San Giovanni, e le grotte di Santa Barbara. Spostandosi più a nord, percorrendo la statale 126 che porta a Fluminimaggiore, si incontrano piccoli centri abitati immersi nel verde, l’area archeologica di Antas e le grotte di Su Mannau. Alle spalle di Domusnovas e delle grotte di San Giovanni si estende il complesso naturalistico del monte Marganai con le sue foreste centenarie.